Dopo la pubblicazione del Primo protocollo lo scorso 14 marzo, di cui abbiamo parlato in questo articolo, è stato pubblicato il nuovo “Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, che fornisce indicazioni specifiche in vista della cosiddetta “Fase 2” di riavvio delle attività rimaste sospese.
Rischio sospensione attività
Attenzione! La prosecuzione delle attività produttive può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione e “la mancata attuazione del Protocollo, che non assicuri adeguati livelli di protezione, determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza”.
Quali novità?
Il Protocollo diventa un documento fondamentale per le aziende al fine di poter garantire adeguate condizioni di salute e prevenzione, nonché evitare sgradevoli sanzioni o addirittura la sospensione dell’attività ma anche, indirettamente e in modo significativo, per l’intera collettività.
Per questo si invita ad una lettura integrale del documento che è scaricabile al link qui sotto.
Nel seguito si segnalano solo alcune delle principali novità:
- informazione: deve riguardare anche l’uso di DPI, in particolare mascherine;
- certificazione di “avvenuta negativizzazione” prima dell’ingresso in azienda anche di operatori esterni che siano risultati positivi a COVID-19
- obbligo per l’azienda committente di dare, all’impresa appaltatrice, completa informativa dei contenuti del Protocollo aziendale e vigilare affinché i lavoratori della stessa o delle aziende terze che operano a qualunque titolo nel perimetro aziendale, ne rispettino integralmente le disposizioni;
- sanificazione: nelle aree geografiche a maggiore endemia o nelle aziende in cui si sono registrati casi sospetti di COVID-19, in aggiunta alle normali attività di pulizia, è necessario prevedere, alla riapertura, una sanificazione straordinaria degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni, ai sensi della circolare 5443 del 22 febbraio 2020 (vedi articolo su sanificazione e prodotti reperibili online);
- obbligo mascherina: per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni (ivi compresi gli uffici, Ndr), l’utilizzo di una mascherina chirurgica;
- si ribadisce l’importanza del distanziamento sociale e della rimodulazione degli spazi e delle modalità di lavoro con orari differenziati, smart working, ecc;
- laddove non è costituito il Comitato interno (per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo), viene istituito un Comitato Territoriale composto dagli Organismi Paritetici, con il coinvolgimento degli RLST.
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[a cura di: Dott. Matteo Melli – Syrios Srl]
