Il nuovo consorzio Biorepack
Con il decreto del 16 ottobre 2020 del Ministero dell’Ambiente è stato approvato lo statuto di un nuovo consorzio di Filiera che si colloca all’interno del sistema CONAI e che si affianca a quelli già esistenti (es. COREPLA, COMIECO, ecc.): il BIOREPACK.
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Il BIOREPACK è stato introdotto per la gestione del fine vita di tutti gli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, conformi alla norma UNI EN 13432:2002 e/o alla norma UNI EN 14995:2007. Si tratta di tutti quegli imballaggi in plastica che possono essere conferiti insieme alla frazione organica (umido) e che, una volta sottoposti ad uno specifico trattamento industriale, vengono trasformati in compost.
Tra i più comuni imballaggi che vengono gestiti da BIOREPACK troviamo:
- sacchetti per la spesa;
- sacchetti monouso per il trasporto di merci;
- piatti, bicchieri e altri imballaggi alimentari.
Potenzialmente, ogni imballaggio realizzato in plastica biodegradabile e compostabile, conforme alle norme UNI sopra citate, ricade nell’ambito di applicazione del nuovo Consorzio di filiera.
Quali implicazioni?
Innanzitutto, i soggetti che producono, importano o trasformano imballaggi in plastica biodegradabile devono aderire a BIOREPACK, inviando tramite PEC lo specifico modulo di adesione disponibile al sito www.biorepack.org.
In particolare, ai sensi del D.lgs. 152/2006 e dello Statuto di Biorepack, l’obbligo di adesione spetta a:
- tutti i fornitori (produttori e/o importatori) di materiali di imballaggio in plastica biodegradabile e compostabile;
- tutti i fabbricanti/trasformatori di imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile (e relativi semilavorati).
La quota di partecipazione a BIOREPACK viene determinata sulla base delle tonnellate di imballaggi (o di materie prime/semilavorati utilizzati per la produzione di imballaggi) prodotti e/o importati sul territorio nazionale nell’anno solare precedente. Il valore unitario della quota di partecipazione al Consorzio è pari a 0,20 €/tonnellata.
Quali obblighi?
Gli altri obblighi in capo ai soggetti appena elencati sono riconducibili a quelli previsti dal regolamento CONAI per la gestione degli imballaggi, ovvero:
- applicare in fattura il CAC (Contributo Ambientale Conai) in relazione al peso degli imballaggi prodotti e/o importati;
- dichiarare periodicamente al Conai i pesi degli imballaggi prodotti/importati;
- Versare il CAC al Conai, sulla base delle dichiarazioni presentate.
In attesa che il Conai ridetermini il valore unitario del Contributo Ambientale Conai da applicare sugli imballaggi in plastica biodegradabili e compostabili restano validi i valori del CAC previsti per gli imballaggi in plastica suddivisi nelle diverse fasce contributive (fascia A, fascia B1, fascia B2, fascia C).
[a cura di: Ing. Davide Marcheselli – Syrios Srl]