Prevenzione incendi: classificazione autorimesse

Secondo l’Allegato I del DPR 151/2011, alcune tipologie di autorimesse rientrano tra le attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco; in particolare l’attività n.75 dell’Allegato I stabilisce che sono soggetti “autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluripiano e meccanizzati di superficie complessiva superiore a 300 m2“.

Per quanto concerne i criteri di progettazione, realizzazione ed esercizio della sicurezza antincendio di tutte le autorimesse soggette occorre far riferimento alla Regola Tecnica Verticale (RTV) contenuta nel capitolo V.6 del DM 03 agosto 2015 (Codice di Prevenzione Incendi). Si ricorda che il capitolo V.6 ha subito alcuni aggiornamenti con il DM 15/05/2020, entrato in vigore a partire dal 19/11/2020.

Autorimesse e antincendio

Per la sicurezza antincendio delle autorimesse di superficie inferiore a 300 m2 (definite come “autorimesse sottosoglia”) il capitolo V.6 non è applicabile, pertanto si può far riferimento alle indicazioni contenute nella Circolare dei Vigili del Fuoco del 18/12/2020 (n.17496). Da precisare che tale Circolare costituisce una linea guida di riferimento, non un dispositivo di legge. 

Autorimesse prevenzione incendi

Definizione autorimessa

Il capitolo V.6 del Codice di Prevenzione Incendi definisce l’autorimessa come “area coperta, con servizi annessi e pertinenze, destinata al ricovero, alla sosta ed alla manovra dei veicoli”. Risultano escluse dalla definizione di autorimessa le aree in cui:

  • il ricovero dei veicoli viene effettuato al solo scopo di esposizione, vendita e deposito di veicoli provvisti di quantitativi di carburante limitati per la movimentazione nell’area (ad es. salone di vendita auto);
  • il posto auto sia accessibile direttamente da spazio scoperto, con un percorso massimo inferiore a due volte l’altezza del piano di parcamento (ad es. piccole tettoie, box a schiera, ecc.).

Al fine di stabilire l’assoggettabilità dell’autorimessa alla RTV occorre far riferimento alla superficie complessiva dell’autorimessa, che viene definita come la “superficie lorda dell’autorimessa, al netto delle pertinenze compartimentate”. Se non compartimentate rispetto all’area destinata al ricovero, alla sosta e alla manovra dei veicoli, nel computo della superficie lorda rientrano anche le aree destinate ai servizi annessi all’autorimessa (ad es. uffici, guardiania, area manutenzione veicoli, area per lavaggio veicoli, ecc.). La RTV specifica che vanno esclusi dal calcolo della superficie i locali tecnici rilevanti ai fini della sicurezza antincendio, quali: centrali termiche, gruppi elettrogeni, cabine elettriche, ecc.).

Classificazione autorimesse

Le autorimesse possono essere classificate sulla base di:

  • tipologia;
  • organizzazione delle aperture di smaltimento;
  • superficie lorda;
  • caratteristiche prevalenti degli occupanti;
  • quota di tutti i piani dell’autorimessa.

Sulla base della tipologia, l’autorimessa può essere classificata in:

  • autorimessa isolata: la RTV la definisce come l’autorimessa situata in opera da costruzione esclusivamente destinata a tale uso ed eventualmente adiacente ad opere da costruzione destinate ad altri usi, strutturalmente e funzionalmente separata da queste;
  • autorimessa mista: quella che non rientra nella definizione di autorimessa isolata (ad es. autorimessa inserita all’interno di un edificio condominiale).

Sulla base dell’organizzazione delle aperture di smaltimento (ossia quelle aperture presenti nell’edificio che consentono lo smaltimento di fumi e calore in caso di incendio), l’autorimessa può essere classificata in:

  • autorimessa aperta: nel caso in cui le aperture SEa (cioè quelle permanentemente aperte, definite nella tabella S.8-4 del Codice) abbiano una superficie utile non inferiore al 15% della superficie lorda del compartimento;
  • autorimessa chiusa: quella che non rientra nella definizione di autorimessa aperta.

Sulla base della superficie lorda, l’autorimessa può essere classificata in:

  • AA: qualora la superficie lorda sia compresa tra 300 e 1.000 m2;
  • AB: qualora la superficie lorda sia compresa tra 1.000 e 5.000 m2;
  • AC: qualora la superficie lorda sia compresa tra 5.000 e 10.000 m2;
  • AD: qualora la superficie lorda sia superiore a 10.000 m2.

Sulla base delle caratteristiche prevalenti degli occupanti, l’autorimessa può essere classificata in:

  • SA: qualora gli occupanti abbiano famigliarità con l’edificio (ad es. autorimessa privata);
  • AB: qualora gli occupanti non abbiano famigliarità con l’edificio (ad es. autorimessa pubblica);
  • SC: nel caso di autosilo (ovvero quel compartimento destinato al ricovero, alla sosta ed alla manovra di veicoli esclusivamente a mezzo di sistemi automatizzati).

Sulla base della quota dei piani, l’autorimessa può essere classificata in:

  • HA: qualora la quota di tutti i piani sia compresa tra -1 e 6 m;
  • HB: qualora la quota di tutti i piani sia compresa tra -5 e 12 m;
  • HC: qualora la quota di tutti i piani sia compresa tra -10 e 24 m;
  • HD: qualora la quota di tutti i piani non rispetti le indicazioni delle classi HA, HB e HC.

La classificazione dell’autorimessa gioca un ruolo fondamentale per i criteri di progettazione, realizzazione ed esercizio della sicurezza antincendio, in quanto sulla base della classificazione può variare la strategia antincendio che verrà adottata dal tecnico di Prevenzione Incendi.

[A cura di: Ing. Davide Marcheselli – Syrios Srl]

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